L’istinto del Naturalista

biacco

 

Un episodio di forse poco conto, capitato ieri verso l’ora di pranzo, che mi ha fatto in qualche modo riflettere su quello che è il mio rapporto con la natura e gli animali…
Dopo una lunga e faticosa mattinata passata, come ogni domenica, a giocare a softair per i boschi dell’Astigiano (un buon modo, a mio avviso, di passare qualche ora all’aria aperta, fare esercizio e scaricare lo stress), sono tornato, stanco e dolorante per le corse e i pallini ricevuti un po’ ovunque, a casa, con l’unico desiderio di farmi una doccia e sonnecchiare un paio d’ore per riprendermi dalla nottata quasi insonne e dalla fatica della giornata.
Lascio quindi la macchina in garage, e, zaino in spalla, fucile in una mano, giacca e corpetto nell’altra, scarponi tenuti per i lacci penzolanti e striscianti per terra, sono entrato finalmente in casa.
“Finito di spararvi?” mi ha chiesto mio papà, seduto davanti al computer della sala.
“già.”.
“C’è un serpente in fondo al pozzo, penso sia intrappolato, magari poi più tardi o domani vai a vedere, sembra grosso.”
“Ma magari anche subito.” ho risposto seccamente.
“Prima va a mangiare però”
“Ma no, poso la roba e andiamo a tirarlo fuori subito, quanto è profondo il pozzo?”
“6 metri”
“Ok andiamo subito”
Non contemplavo il fatto che quella povera bestia fosse caduta là dentro già da qualche giorno, e che pur sapendolo, nessuno avesse fatto qualcosa per tirarlo fuori e rimetterlo in libertà. Assurdo, fosse stato un cane, ci sarebbero state almeno 2 troupe televisive.
La nonna terrorizzata: “oooooh ma no, là sta bene, nell’acqua, nooooo”
“Si nonna, perchè nel pozzo è pieno di luce e di cibo vero?”
“ma glielo porto io da mangiare…non tirarlo di nuovo fuori…”
Le sue parole non mi sono nemmeno entrate nelle orecchie. So che se mai dovessi iniziare una discussione del genere, diventerei cattivo.
Approntata un’ancora di salvataggio legando un rastrello a 5 metri di corda, sono quindi andato con mio papà a portare in salvo quel biacco rintronato che cercava disperatamente di uscir fuori dal pozzo.
Nessun intoppo con la nostra ancora rastrellosa, il biacco si è fatto sollevare senza problemi fino in superficie e lo abbiamo lasciato sulla riva del torrente qualche metro più in là, al sicuro.
Un mostro terrificante, che vomitava fuoco e zolfo dalla sua ENORME testa irta di zanne velenose, sono vivo per miracolo. o.O (Non capirò MAI, e mi farà SEMPRE schifo, tutta la superstizione che circonda i serpenti).
Tornato a casa mi sono cambiato, docciato e ho dormito le mie due ore.
E non ho neanche mangiato, perchè c’erano cose più importanti da fare, e la stanchezza era tornata a farsi sentire.
Credo che la maggior parte delle persone, alla frase “c’è un serpente nel pozzo”, avrebbe risposto con un “e sticazzi?” (o con un “che schifo, chissenefrega”) e sarebbe andato a mangiare senza più pensarci.
Mi piacciono i Naturalisti, perchè anche di fronte a un solo biacco finito in un pozzo a 6 metri sotto terra, dimenticano di pranzare per andare a salvarlo e rimetterlo in libertà.
Mi piacciono i Naturalisti perchè spero di mantenere questo mio modo di essere e di fare, e di diventare degno di quel nome.
Mi piacciono i Naturalisti perchè sono strani, ma sono strani in senso figo.
Mi piacciono i Naturalisti perchè sono delle persone meglio. (cit.)